L'Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 2005, promuove, per il 5 maggio, la Giornata Mondiale per il lavaggio delle mani per ricordare l’importanza di questo gesto semplice, ma essenziale per la prevenzione delle infezioni trasmissibili.

Lavarsi le mani correttamente impedisce la trasmissione dei microrganismi responsabili di molte malattie infettive, dalle più frequenti come l'influenza e il raffreddore, a quelle più severe come le infezioni correlate all’assistenza (ICA).

Perché il 5 maggio?

Ogni operatore nel settore dell'assistenza sanitaria deve disinfettare le mani in base ai 5 momenti dell'igiene delle mani, per esempio prima o dopo il contatto con un paziente. Il 5 maggio è un richiamo forte ai 5 momenti dell'igiene delle mani (5/5).

Come lavare le mani

Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un'azione meccanica.
Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani (hand sanitizers), a base alcolica. 

Se si usa il sapone è importante frizionare le mani per almeno 40-60 secondi.
Se il sapone non è disponibile usare una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi.

I prodotti reperibili in commercio per la disinfezione delle mani in assenza di acqua e sapone (presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione microbicida) vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci.

Inoltre è importante non abusare di questi prodotti, in quanto il loro uso frequente e prolungato potrebbe favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze nei confronti di alcune sostanze contenute nelle soluzioni, oltre a indebolire le difese naturali della cute, aumentando il rischio di contrarre infezioni.

È importante lavarsi le mani:

Prima

di toccarsi occhi/naso/bocca (per es., per fumare, usare lenti a contatto, lavare i denti, etc.);
di mangiare; 
di assumere farmaci o somministrare farmaci ad altri.

Prima e dopo

 aver maneggiato alimenti, soprattutto se crudi; 
aver usato i servizi igienici;
aver medicato o toccato una ferita;
aver cambiato il pannolino di un bambino;
 aver toccato una persona malata; 
aver toccato un animale.

Dopo

 aver frequentato luoghi pubblici (negozio, ambulatorio, stazione, palestra, scuola, cinema, bus, ufficio, etc.) e, in generale, appena si rientra in casa;
aver maneggiato la spazzatura;
aver utilizzato soldi;
aver toccato altre persone.